Una riflessione che parte dal recente accordo fra Sotheby’s, la più antica casa d’aste al mondo, e il Fisco americano. Quelli di Porsal Equities e Ruffini sono solo due degli esempi che emergono dal “grigio” del mercato dell’arte.
Ne parlo su We Wealth, di seguito la versione integrale dell’articolo:
Che cosa succede quando un mercante d’arte vende un’opera del “Picasso nero” a due collezionisti, dicendo che in realtà la parte venditrice è una società, inesistente?
Questo è solo il primo passo di una frode che avrà degli effetti a cascata su tutto il mercato dell’arte.
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